Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, è intervenuto all’anteprima della quattordicesima edizione de Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale, che si è svolta mercoledì 3 aprile nella biblioteca della Casa circondariale Regina Coeli.
Diretto da Federico Russo per la parte scientifica e da Franco Montini per quella artistica e organizzato da Roma Capitale e dal Dipartimento di salute mentale della Asl Roma 1, in collaborazione con il Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il festival si svolge a Roma dall’11 al 14 aprile 2024 a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, presso il Maxxi.
Fra i grandi temi della salute mentale di Festival quest’anno ha scelto la salute mentale nel carcere. Per questo, in anteprima assoluta sono stati proiettati, alla presenza anche di un gruppo di detenuti, alcuni film in concorso alla presenza delle istituzioni carcerarie. Ad aprire la presentazione, la direttrice della Casa circondariale, Claudia Clementi. Oltre al Garante, sono intervenuti, tra gli altri, il commissario straordinario della Asl Roma 1, Giuseppe Quintavalle, Direttore del Dipartimento di salute mentale, Giuseppe Ducci, la responsabile Uosd Salute mentale e dipendenze in ambito penale della Asl Roma 1, Adele Di Stefano, il magistrato di sorveglianza Angela Salvio.
Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale di quest’anno cade si svolge nel Centenario della nascita di Franco Basaglia, la cui legge del maggio 1978 sancì la chiusura dei manicomi, riformando il sistema di cura per il disagio mentale e segnando una svolta nel mondo dell’assistenza ai pazienti psichiatrici. Una vera e propria ‘rivoluzione dal basso’ che da allora pone al centro la persona e non la malattia, avendo smontato le regole oppressive che disciplinavano la vita dei pazienti. Tutti temi e istanze che risuonano nello spirito dei lungometraggi e dei cortometraggi presentati in concorso al festival e che saranno visionati e giudicati da una doppia Giuria, formata da esperti di cinema e personalità del mondo scientifico e una giuria popolare che assegnerà il premio del pubblico dello Spiraglio, alla sua seconda edizione.
Con una fitta serie di appuntamenti il gruppo integrato di valutatori (critici cinematografici, volontari, operatori, utenti e stagisti dei servizi di salute mentale) ha concordato sugli otto lungometraggi e gli otto cortometraggi che accedono alle fasi finali del concorso, selezionati tra i numerosissimi film iscritti all’edizione di questo anno.
I premi del Festival
I premi del festival verranno assegnati durante la cerimonia finale. La giuria assegnerà il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio. Quindi, il premio Samifo di 1.000 euro assegnato da una giuria dedicata, che sceglierà il film che meglio saprà ritrarre/esprimere/raffigurare aspetti legati alla transculturalità e alla vulnerabilità delle persone migranti. Oltre al nuovo “Premio Luciano De Feo”, dalla scorsa edizione è stata costituita una giuria popolare che assegnerà il Premio del Pubblico dello Spiraglio, un riconoscimento al film in concorso che abbia riscosso maggiori riconoscimenti da parte degli spettatori presenti in sala.
Il festival aprirà i battenti al pubblico presso l’Auditorium del Maxxi l’11 aprile alle ore 16.00 con un incontro sui grandi temi della salute mentale che tratta questa edizione, incrociando lo sguardo originale e curioso di Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, docente presso l’Università La Sapienza di Roma e titolare della rubrica cinematografica “Psycho” sul Venerdi de La Repubblica.
Il premio “Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale Onlus” quest’anno sarà assegnato al regista e sceneggiatore Matteo Garrone. Nelle edizioni precedenti sono stati premiati Roberto Andò, Elio Germano, Claudio Santamaria, Saverio Costanzo, Fabrizio Bentivoglio, Anna Foglietta, Paolo Virzì, Sergio Rubini, Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.