La Giunta regionale ha approvato la delibera con cui vengono stanziati 180 mila euro da destinare alle università, per agevolare e promuovere gli studi universitari e la diffusione dell’istruzione universitaria tra le persone detenute Le risorse sono destinate a iniziative di sostegno del diritto allo studio, all’ampliamento dell’offerta didattica digitale e alla creazione di poli universitari.
Destinatarie della misura adottata dalla Giunta sono le università che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio e il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria (Prap). Finora hanno sottoscritto tale protocollo l’Università degli studi Roma Tre, l’Università degli studi Tor Vergata, l’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale e l’Università degli studi della Tuscia. I fondi sono destinati al tutoraggio didattico degli studenti detenuti e a progetti innovativi di didattica digitale, temi che peraltro saranno affrontati nel corso dell’assemblea nazionale dei poli universitari penitenziari che si svolgerà venerdì e sabato prossimi a Milano e alla quale parteciperà anche il Garante dei detenuti, Stefano Anastasìa. A completare le azioni disposte a sostegno del diritto allo studio universitario, è prevista l’esenzione dalla tassa regionale per il diritto allo studio e la fornitura di libri e supporti didattici garantiti dal protocollo d’intesa del Garante con Disco, l’ente regionale per il diritto allo studio.
“Questa delibera si somma ad altri due interventi già approvati che ho presentato nelle scorse settimane, lo stanziamento di 170 mila euro per iniziative che daranno nuove competenze digitali a supporto dei percorsi trattamentali, in un’ottica di reinserimento sociale dei detenuti, e allo stanziamento dei 550 mila euro destinati alla riqualificazione degli spazi, a interventi di digitalizzazione e di adeguamento tecnologico per il miglioramento delle condizioni dei detenuti”. Lo ha dichiarato in una nota la proponente della proposta Valentina Corrado, assessora al Turismo, enti locali, sicurezza urbana, polizia locale e semplificazione amministrativa. “Sono misure queste – ha proseguito Corrado – finalizzate al miglioramento delle condizioni della popolazione detenuta della nostra regione. Favorire e promuovere gli studi, in particolare, significa offrire nuovi stimoli e contrastare l’immobilità mentale, implementare il bagaglio culturale e quindi dare strumenti di formazione e istruzione capaci di incentivare la riflessione ma anche agevolare l’instaurazione di relazioni umane. Il carcere non è un luogo altro rispetto alla società, anzi ne è parte integrante, per questo devono essere pensate linee di azione che garantiscano ai detenuti la riabilitazione e la rieducazione in vista del reinserimento nella società”.