
Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, è intervenuto al convegno “Giustizia in itinere”, che si è tenuto lunedì 24 marzo alla Casa circondariale di Velletri, nel corso del quale è stato presentazione di uno sportello generalista per l’assistenza alle vittime di reato e la promozione di programmi di giustizia riparativa nella cittadina dei Castelli romani. Il nuovo sportello, gestito dall’Associazione Spondé ETS, promosso dalla Regione Lazio, grazie ai fondi del Dipartimento affari giustizia, per il tramite dell’Istituto romano San Michele, ha l’obiettivo di offrire uno spazio sicuro di ascolto, parola e accompagnamento alle vittime di reato.
L’evento si è aperto con l’accoglienza della direttrice della Casa circondariale di Velletri, Anna Rita Gentile, che ha introdotto i lavori e dato il via ai saluti istituzionali, sottolineando l’esigenza di implementare la cultura della giustizia riparativa.
Hanno preso parte al convegno diverse autorità, tra cui la Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma, Marina Finiti, la quale ha posto l’accento sulla necessità di sviluppare una rivoluzione culturale epocale sul tema, “la giustizia riparativa significa aderire ad un paradigma che va oltre il reato: non si guarda più al passato, ma si guarda al futuro, si cerca di recuperare il rapporto in una dimensione relazionale, dialogica tra vittima e autore del reato”.
Stefano Perica, Presidente della Camera Penale di Velletri, ha inquadrato la nascita dello Sportello come l’inizio di un percorso nuovo, in cui è fondamentale creare una rete tra tutti gli enti locali e territoriali, per garantire la tutela dei diritti delle vittime e realizzare davvero un ponte tra detenuti e vittime.
Nella stessa direzione, le parole del dott. Stefano Anastasia, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, che ha ribadito l’importanza di svolgere attività come quelle garantite dal nuovo sportello.
Presente anche Antonio Mazzarotto, dirigente dell’Area Minori e Persone Fragili della Regione Lazio, fil quale ha spiegato le varie declinazioni date alla parola itinere: itinerario della giustizia verso una nuova umanizzazione, itinerario della vittima nel percorso di inclusione verso i propri diritti, itinerario nel senso di prossimità degli sportelli alle persone: tutto questo con l’ambizioso obiettivo di creare un modello regionale di Sportello generalista dedicato alle vittime.
Giorgia Venerandi, dell’Istituto Romano San Michele, ha evidenziato l’importanza di avere degli sportelli di ascolto generalisti, che possano dare voce a tutte le vittime, quale che sia il danno subito e che ci sia o meno la volontà di intraprendere un procedimento giudiziario.
La sessione mattutina si è conclusa con l’intervento di Giuseppe Di Chiara, docente di diritto processuale penale dell’Università di Palermo, che ha iniziato descrivendo la centralità della Direttiva 2012/29/UE rispetto ai diritti delle vittime, ispiratrice dei principi dello sportello neonato, e di Maria Pia Giuffrida, responsabile scientifico dell’Associazione Spondé ETS, mediatore penale e formatore che ha illustrato i servizi e le attività svolte dallo sportello e la sua metodologia, auspicandosi la creazione di una rete di collaborazione di enti, associazioni ed autorità del territorio.
Nel pomeriggio, sono ricominciati i lavori con il saluto di Ascanio Cascella, sindaco di Velletri, che si è dichiarato grato e pienamente disposto a qualsiasi collaborazione con le altre istituzioni locali e con l’associazione Spondé, per garantire i servizi offerti dallo sportello, quale luogo prossimo e vicino a tutti i cittadini.
A seguire, una serie di interventi centrati sul diritto al supporto piscologico e sul diritto all’informazione giuridica delle vittime, moderati di Eleonora Volpe, FGP presso il carcere di Velletri, da parte di esperti quali Luca Chianura, psicoterapeuta, direttore dell’Istituto Metafora e consulente dell’Associazione Spondé per gli interventi piscologici, e di Fabrizio Giorcelli, consulente giuridico esperto di numerose associazioni nazionali. L’incontro si è concluso con l’intervento di Maria Capone, coordinatrice operativa dello Sportello “Giustizia in Itinere”.