Presentata la prima parte del modello di valutazione dell’impatto socio – economico del progetto CONSCIOUS

Sintesi del Modello di valutazione dell’impatto socio-economico del progetto CONSCIOUS

Nell’ottica di analizzare l’impatto delle azioni del modello CONSCIOUS si suggeriscono almeno due strumenti metodologici che potrebbero essere utilizzati a questo fine:

–          Il primo, si fonda sulla ricostruzione dei percorsi biografici degli autori di reato. In letteratura, tali percorsi sono di regola ricostruiti attraverso la ricostruzione dei percorsi biografici, attraverso interviste in profondità che variano nella durata e nel numero a seconda dei casi e degli obiettivi del monitoraggio. Il pregio di tale metodologia di analisi si fonda sul fatto che, là dove correttamente eseguita, è in grado di ricostruire la complessità delle esperienze individuali e delle scelte adottate dai soggetti intervistati. Tali interviste, nel caso del progetto CONSCIOUS, potrebbero essere svolte in diverse fasi successive al coinvolgimento nel progetto, anche nell’ottica della valutazione dell’impatto delle azioni in una prospettiva diacronica.

–          Il secondo, prevede l’attuazione di pratiche di osservazione diretta dei percorsi individuali dei soggetti beneficiari del progetto. Tra queste, risulta particolarmente efficace la tecnica dello shadowing in base alla quale il ricercatore segue ed osserva – appunto come un’ombra – il soggetto interessato analizzandone i percorsi e le scelte. Anche questa tecnica ha avuto un utilizzo nell’ambito dell’analisi dei percorsi post detentivi. Nel caso del progetto CONSCIOUS, i percorsi di affiancamento delle persone transitate dal progetto potrebbero “sfruttare” il fatto che si tratta di soggetti in contatto con i servizi, per i quali la fase di analisi del reingresso in società potrebbe affiancare l’accompagnamento realizzato dagli operatori. L’analisi di tali percorsi verrà pertanto effettuata nell’ambito delle supervisioni continuative ed esiterà in uno specifico report, condiviso tra terapeuti e supervisori

L’utilizzo di tali strumenti valutativi non deve essere inteso come alternativo a quelli sino ad ora utilizzati ed analizzati dal network Working With Perpetrators, quanto piuttosto come complementare nell’ottica di una completa valutazione dei percorsi di intervento su soggetti autori di reati in ambito familiare. Da questo punto di vista, il numero di soggetti coinvolti e le caratteristiche peculiari del reato commesso e degli interventi realizzati rendono particolarmente auspicabile un processo valutativo che si orienti sull’analisi dei percorsi individuali, piuttosto che sulla mera analisi statistica della recidiva. Attraverso tale forma di monitoraggio, inoltre, sarà possibile valutare sul lungo periodo l’opportunità di interventi di prevenzione in grado di evitare la commissione di nuovi reati.

Accanto a questi strumenti è stato ritenuto fondamentale affiancare un’analisi dell’impatto socio-economico del progetto:

Il modello intende effettuare una valutazione della teoria alla base del progetto CONSCIOUS per dimostrare le ipotesi iniziali: a) la riduzione della recidiva consente di ridurre i costi generali relativi alle vittime di violenza; b) i costi della prevenzione sono minori rispetto a quelli del trattamento ex post; c) maggiori investimenti nella prevenzione producono risultati più duraturi ed efficaci non solo a livello individuale ma anche per l’intera società e i servizi pubblici coinvolti.

Il modello prevede l’applicazione di un approccio di VALUTAZIONE FORMATIVA/COSTRUTTIVA (Stufflebeam & Shinkfield, 2007) di modo da fornire indicazioni e integrazioni per orientare la pianificazione regionale (della Regione Lazio), in vista della prossima programmazione dei fondi POR/FESR, integrando un ibrido tra le ricerche EIGE ed INTERVITA.

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