Rapporto Cild, “Chiusi in gabbia: viaggio nell’inferno del Cpr di Ponte Galeria”

Presentato a Palazzo Valentini il rapporto della Coalizione Italia libertà e diritti civili (Cild)
La targa all'ingresso del Cpr di Ponte Galeria a Roma

Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, è intervenuto alla presentazione del rapporto “Chiusi in gabbia: viaggio nell’inferno del Cpr di Ponte Galeria”, presentato dalla Coalizione Italia libertà e diritti civili (Cild) mercoledì 6 novembre nella Sala Sassoli della Città Metropolitana di Roma.

Il rapporto Cild denuncia le condizioni di trattenimento e le presunte violazioni sistematiche dei diritti nel Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Ponte Galeria a Roma. All’incontro hanno partecipato anche la deputata del Pd, Rachele Scarpa, con la quale è stata effettuata un’ispezione e un accesso al Cpr nel 2024, e la consigliera capitolina e delegata in Città Metropolitana alle Politiche sociali, Tiziana Biolghini. Al termine della presentazione del rapporto, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’azione popolare del mondo accademico al Sindaco contro il centro di Ponte Galeria, affinché il ministero dell’Interno ne disponga la chiusura. Primo firmatario l’ex Garante nazionale dei detenuti Mauro Palma.

Un momento della conferenza stampa di presentazione dell’azione popolare del mondo accademico sulla chiusura del Cpr di Ponte Galeria.

ICome è stato spiegato nel corso della presentazione, il rapporto Cild è frutto delle informazioni raccolte tramite apposite istanze di accesso civico generalizzato rivolte a tutte le istituzioni competenti (Questura, Prefettura, Asl), nonché attraverso delle attività ispettive effettuate, negli ultimi mesi, nel centro romano.

A riguardo, Cild ha ricordato l’ispezione effettuata, con la deputata Rachele Scarpa il 18 giugno 2024, durante la quale è stato possibile accertare le condizioni di detenzione; visionare il registro degli eventi critici e accertarne le lacunosità, acquisire le cartelle sanitarie delle persone detenute e la bolla dei farmaci acquistati, da cui si evincerebbe un eccessivo uso di psicofarmaci all’interno del Cpr.

Secondo Cild, è essenziale porre in essere una battaglia per contrastare ogni luogo di detenzione amministrativa. Consapevoli che il Campidoglio abbia preso posizione per la chiusura del Cpr di Ponte Galeria, Cild chiede alla Giunta e all’Assemblea Capitolina di dare seguito a quella mozione.