Rems. Anastasìa: “Ottime le indicazioni approvate dal Consiglio regionale”

Con una mozione l'Aula impegna la Giunta a promuovere nuove iniziative volte a risolvere la problematica delle liste d’attesa per l’ingresso nelle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza dei malati di mente autori di reato, senza ampliarne ulteriormente la capienza
In una foro d'archivio, l'Aula del Consiglio regionale del Lazio.

“Ottime le indicazioni approvate dal Consiglio regionale sulle Rems. Se vogliamo conservare lo spirito della riforma che ha abolito gli ospedali psichiatrici giudiziari, non possiamo rincorrere l’ansia custodialista di troppa parte della magistratura, con il rischio di riportare dentro il sistema sanitario nazionale i manicomi aboliti dalla legge Basaglia”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, ha commentato l’approvazione da parte dell’Aula consiliare della mozione 575 del 4 febbraio 2022, d’iniziativa del consigliere Alessandro Capriccioli (Più Europa Radicali), avente ad oggetto “Iniziative urgenti in materia di gestione e funzionamento delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) del Lazio”. Durante i lavori d’Aula, la mozione è stata sottoscritta anche dalle consigliere Marta Bonafoni (Lista civica Zingaretti), Francesca De Vito (Gruppo misto) e dai consiglieri Paolo Ciani (Centro solidale Demos), Simone Lupi (Pd), Loreto Marcelli (M5s) e Giuseppe Simeone (FI).

“Le misure di internamento in Rems – prosegue Anastasìa – devono veramente essere l’extrema ratio e devono essere mantenute per il tempo strettamente necessario. Poi deve essere il territorio a farsi carico dell’accoglienza e della continuità terapeutica rivolta ai malati di mente autori di reato”. Con l’apertura della nuova Rems di Rieti, inaugurata lo scorso agosto, nel Lazio si è arrivati a 106 posti programmati e ad un rapporto di 18 posti per milione di abitanti, mentre la media nazionale risulta ad oggi di 12 per milione. A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 22 del 27 gennaio scorso, si rende necessario giungere, come si legge nella mozione, “alla risoluzione della problematica delle liste d’attesa per l’ingresso nelle Rems, garantendo l’ingresso in tali strutture esclusivamente a pazienti che necessitano di un intervento contenitivo”.

Il Consiglio regionale, con la mozione approvata ieri con 26 voti a favore, “impegna il Presidente della Regione e l’assessore competente in materia di sanità ad avviare ogni utile iniziativa al fine di: a) riconvocare il tavolo tecnico con la Procura generale e la Corte di Appello, per la valutazione delle criticità emerse e la definizione di nuovi percorsi congiunti tra amministrazione penitenziaria, autorità giudiziaria e autorità sanitaria; b) rivedere il protocollo di intesa esistente al fine di adeguarlo alle sopraggiunte esigenze di carattere organizzativo e strutturale; c) vincolare gli affidamenti alle strutture socio-sanitare residenziali convenzionate alla disponibilità, da parte delle medesime, a ospitare persone in libertà vigilata”.