Roma Capitale potenzia i servizi anagrafici a favore della popolazione detenuta

Protocollo d'intesa con il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria del Lazio, Abruzzo e Molise: l'amministrazione capitolina mette a sistema tutti i servizi offerti nei cinque istituti penitenziari della città
La Garante Calderone, il Provveditore Siciliano, il sindaco Gualtieri.

“Dopo un percorso durato mesi, un lungo lavoro e tanta determinazione, sono stati firmati i protocolli operativi per mettere a sistema tutti i servizi di Roma Capitale in favore della popolazione detenuta”. Così in un post su Facebook Valentina Calderone, Garante delle persone private della libertà di Roma Capitale, nell’annunciare la sottoscrizione del protocollo di intesa tra Roma Capitale e Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria del Lazio Abruzzo e Molise, con cui l’amministrazione capitolina mette a sistema tutti i servizi offerti in favore della popolazione reclusa nei cinque istituti penitenziari della città (Rebibbia Reclusione; Rebibbia Nuovo Complesso; Rebibbia Femminile; Terza Casa e Regina Coeli).

Alla presentazione del protocollo d’intesa da parte del sindaco Roberto Gualtieri, che si è svolta in Campidoglio venerdì 28 marzo, hanno partecipato il provveditore regionale Giacinto Siciliano, la Garante, Valentina Calderone, l’assessora alle Politiche sociali, Barbara Funari, l’assessore alla Cultura, Massimiliano Smeriglio, l’assessora alla Scuola, Claudia Pratelli.

Quattro gli ambiti di intervento, ha spiegato il sindaco: la messa a sistema dei servizi anagrafici e di stato civile; il sociale, facilitando i contatti con l’avvocato e coi servizi sociali e sanitari, per le dipendenze da sostanze; l’accoglienza per misure alternative, il servizio di ascolto per i detenuti che non hanno i familiari, la cultura puntando a un sistema di biblioteche interno dando anche possibilità lavorative e di miglioramento del sistema. Infine la formazione professionale per i detenuti, anche allo scopo di prevenire le recidive.

“Le biblioteche, il segretariato sociale e il centro di orientamento al lavoro – ha spiegato Calderone su Facebook – sono presenti già da tanti anni dentro gli istituti, mentre per la prima volta viene introdotto il protocollo con i servizi anagrafici, la vera innovazione di questo percorso. Ora c’è da lavorare affinché tutto funzioni, dando il tempo a tutti i soggetti coinvolti di rendere operative le nuove procedure. Rendere strutturali i servizi, delineare competenze e coinvolgere gli uffici significa rendere i diritti delle persone esigibili, sempre. Significa anche assumersi la responsabilità e lavorare insieme affinché le cose funzionino, indipendentemente dalla buona volontà dei singoli. Quindi grazie a Roma Capitale, alle e agli assessori competenti, al Sindaco e all’amministrazione penitenziaria. È bello, ogni tanto – conclude Calderone – , poter condividere la stessa visione e gli stessi obiettivi”.

Da sinistra: Calderone, Siciliano, Gualtieri, Funari, Smeriglio, Pratelli.

Un momento della presentazione del protocollo d’intesa.