Riuscita l’iniziativa al WEGIL del 16 e 17 gennaio organizzata dal Garante dei detenuti della Regione Lazio che ha visto la partecipazione di più di 20 associazioni, compagnie teatrali e istituzioni culturali che operano all’interno degli istituti penitenziari regionali. 16 detenuti e detenute provenienti dagli istituti penitenziari di tutta la Regione Lazio hanno partecipato in prima persona, 5 ex detenuti coinvolti dalle associazioni, compagnie teatrali e istituzioni culturali, 6 i ragazzi dell’istituto penale minorile di Casal del Marmo.
Grande partecipazione di pubblico ad entrambe le giornate. Tanti i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado che hanno seguito le presentazioni, le letture, i racconti e gli spettacoli che si sono susseguiti nei due giorni da parte dei detenuti e delle detenute impegnate in percorsi di reinserimento nella società civile, segno che una parte dell’opinione pubblica crede al cambiamento possibile e nelle potenzialità offerte dalla cultura e dagli strumenti culturali.
“Grazie all’iniziativa di associazioni e gruppi di volontariato, alla disponibilità e all’impegno del personale dell’Amministrazione penitenziario e al sostegno di Regioni, Enti locali ed enti privati, la realizzazione di eventi e laboratori culturali, di scrittura, cinema, teatro, arti figurative, ecc., costituisce ormai una delle forme più diffuse e partecipate di attività all’interno delle carceri”, ha dichiarato il Garante regionale, Stefano Anastasìa, aprendo la due giorni. “Non si tratta di mero intrattenimento (per quanto l’intrattenimento in carcere possa essere importante), ma di percorsi che accompagnano nuove forme di espressione delle persone detenute e di relazione tra le persone detenute e con il mondo esterno, tutte essenziali alla realizzazione del fine costituzionale della pena e tanto più rilevanti quando, come spesso capita, si tratta di primi passi per l’acquisizione di competenze per l’inserimento lavorativo nel mondo dello spettacolo e della produzione culturale. Per questo abbiamo voluto mettere in mostra le decine di esperienze di questo genere che si realizzano nella nostra Regione, per sostenerle e per farle conoscere anche a chi non ha mai varcato la soglia di un carcere e che speriamo in questo modo abbia una maggiore attenzione ai percorsi di reinserimento dei detenuti e alle professionalità che vi si impegnano”.
Nell’incontro di inaugurazione della rassegna, dopo l’intervento dello scrittore Edoardo Albinati, Premio Strega 2016 e insegnante in carcere, Albino Ruberti, Capo di Gabinetto del Presidente Zingaretti, Maria Antonia Vertaldi, Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma, e Gianni Di Blasio, del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria, hanno rinnovato l’impegno delle rispettive istituzioni per il sostegno alla promozione delle attività culturali in carcere e nei percorsi di reinserimento sociali.