“Un laboratorio sperimentale con un team altamente qualificato che ci permetterà di migliorare sempre di più la qualità dell’assistenza in questo delicato settore per essere sempre più vicini ai bisogni del territorio”, ha commentato l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, intervenuto in videocollegamento alla cerimonia.
“Con orgoglio questa struttura completa il percorso forense iniziato nel 2015 con l’apertura della prima Rems a Subiaco – ha spiegato il direttore del Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze patologiche, Giuseppe Nicolò – Da allora sono passati sette anni e le tre strutture della Asl Roma 5 hanno dimesso circa 300 pazienti con un tasso di recidiva stimato di circa il 10%. Il percorso offerto si avvale di professionisti formati e dell’utilizzo di trattamenti farmacologici riabilitativi basati rigorosamente sulle evidenze scientifiche. Desidero ringraziare tutto lo staff, gli operatori e la responsabile Giovanna Paoletti”.
“La Rems Polluce – ha commentato il direttore Generale della Asl Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito – potrà ospitare tra i 18 e i 20 utenti e avrà stanze dedicate ai trattamenti di gruppo, individuali, una palestra e un campo sportivo attrezzato per attività ginniche. Tutto si svolge in completa sicurezza. A lavorare nella struttura un team altamente qualificato tra cui 3 psichiatri, due psicologi, 13 infermieri, 4 tecnici della riabilitazione, un assistente sociale e quattro operatori socio sanitari”.
Di diverso parere è la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Francesca De Vito la quale ha dichiarato quanto segue: “Non riesco a trovare un aspetto positivo nella odierna ed ennesima inaugurazione della Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza di Subiaco. Non perché sia contraria ai luoghi necessari alla sanità per le persone con disturbi psichiatrici soggette a misure di sicurezza, ma perché in questo caso tale struttura è sorta a scapito dell’ospedale Angelucci”.
“L’ospedale Angelucci di Subiaco – ha proseguito De Vito – , privato di migliaia di metri quadri e posti letto già dalla prima presidenza di Zingaretti per far posto alle Rems, è una struttura ben tenuta che custodisce macchinari altamente tecnologici che purtroppo non vengono utilizzati per carenza di spazi e di personale”.