Terzo suicidio a Regina Coeli dall’inizio dell’anno, i Garanti chiedono la chiusura della VII sezione

Anastasìa e Calderone: “E’ necessaria una sezione di accoglienza degna di questo nome”
Anastasìa e Calderone durante una manifestazione dei Garanti territoriali davanti al carcere romano di Regina Coeli.

“Ancora un suicidio in carcere, il terzo a Regina Coeli dall’inizio dell’anno, ancora in VII sezione: un uomo di cinquant’anni, arrestato lo scorso 25 agosto, per la prima volta in carcere. In attesa che il Governo finalmente faccia qualcosa contro il sovraffollamento, che è certamente concausa di questa terribile sequenza di suicidi (oggi a Regina Coeli ci sono 1168 detenuti per 626 posti regolamentari effettivamente disponibili), torniamo a chiedere la chiusura della VII sezione e la riorganizzazione a Regina Coeli di una sezione di accoglienza degna di questo nome, cui dare spazi e personale qualificato per la prevenzione del rischio suicidario.”.

E’ quanto dichiarano in una nota il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, e la Garante delle persone private della libertà personale di Roma Capitale, Valentina Calderone.