Un video e dodici targhe artigianali in ceramica dedicate ai primi dodici articoli della Costituzione, assieme a un calendario sono il prodotto finale del progetto “Ri-Costituzione”, un percorso ideato per promuovere la conoscenza e l’acquisizione dei valori della legalità, voluto dalla direttrice della casa di reclusione di Paliano (in provincia di Frosinone), Anna Angeletti.
Con la partecipazione di una rappresentanza dei detenuti che hanno preso parte alle varie fasi del percorso, il video è stato proiettato nel salone Unità d’Italia alla presenza del provveditore dell’Amministrazione penitenziaria di Abruzzo, Lazio, Molise, Carmelo Cantone, del Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasìa, del sindaco di Paliano, Domenico Alfieri, e dalla vicesindaca con deleghe alla cultura e al turismo, Valentina Adiutori. La casa di reclusione, dedicata ai collaboratori di giustizia, si trova all’interno dell’antica fortezza, appartenuta alla famiglia Colonna, che sovrasta il centro abitato di Paliano.
“I 12 principi fondamentali della nostra Carta – ha sottolineato la direttrice – , sono il pilastro del nostro sistema giuridico che pone l’individuo, con i suoi diritti inviolabili, al centro di ogni intervento legislativo. Un percorso di rieducazione, per apprezzarne la bellezza e l’intensità, deve transitare dall’acquisizione del concetto di legalità”.
Al video hanno partecipato gli stessi Cantone e Anastasìa che hanno prestato la propria voce, recitando due articoli della Costituzione, mentre è del capo dell’Amministrazione penitenziaria, Bernardo Petralìa, la voce dell’articolo 1: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.
Nel video scorrono immagini dell’epoca dell’Assemblea costituente, quadri volti a evocare la storia del nostro paese, citazioni che inducono a riflessioni sull’effetto del trascorrere del tempo sui principi costituzionali. Molti dei brani scelti sono dedicati al presente sempre in divenire della nostra Costituzione che, “in parte è ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno di lavoro da compiere”, come ricordano le parole di Pietro Calamandrei. Al termine della proiezione, sono state scoperte le dodici targhe, realizzate dai detenuti nel laboratorio di ceramica che si trova all’interno del carcere.
Nel calendario, curato dalla funzionaria giuridico-pedagogica Fatima Cesari, ogni mese è associato a un articolo, illustrato da opere pittoriche, foto d’archivio e immagini emblematiche dei lavori della Costituente, accompagnate da poesie, citazioni e frammenti letterari.