sabato
11
Dicembre
ore 10:00

Vite sospese – Le ragioni del disagio in carcere

Convegno a Perugia con la partecipazione del Garante Anastasìa

Perugia, Centro Diurno FuoriPorta/Numero Zero, Via Benedetto Bonfigli 4/6

ore 10.00: Saluto delle istituzioni.
ore 10.20: Osservare dentro – Simona Materia, responsabile Antigone per l’Umbria.
ore 10.40: Non è il carcere degli altri – Giovanni Cioni, regista.
A seguire, proiezione di alcuni spezzoni di Non è sogno, di Giovanni Cioni, film girato nel carcere di Capanne.
ore 11.10: coffee break
ore 11.30: Occhi aperti – Davide Mosso, avvocato penalista.
ore 11.50: Praticare i diritti per liberarsi dalla necessità del carcere – Stefano Anastasìa, Garante dei diritti delle persone private
della libertà – Regione Lazio, Portavoce dei Garanti territoriali.
ore 12.10: Scambi di voce. Il ruolo di intermediario della Clinica Legale Penitenziaria e dello Sportello per i diritti in Carcere –
Francesca Sola, PH.D Filosofia e Sociologia, docente Clinica Legale Penitenziaria.
ore 12.30: discussione con il pubblico e conclusione dei lavori.
Coordina: Maurizio Giacobbe, redazione micropolis, Coordinatore giuria dei detenuti per il PerSo Film Festival.

In materia di Giustizia, l’attenzione dell’opinione pubblica non è certo orientata alle condizioni di detenzione, quanto al sapere che il soggetto che ha commesso un reato sia giudicato colpevole e debba scontare una pena. La cosa non stupisce, visto che una persona in stato di libertà molto raramente può venire in contatto con la realtà del carcere. La separatezza dei due mondi, il fuori e il dentro, è tale per cui pochissimi hanno coscienza delle difficoltà legate allo stato di detenzione o si pongono il problema. In virtù dell’art. 27 della Costituzione, le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. E’ quindi un atto di consapevolezza politica e sociale chiedersi come incida lo stato di detenzione, negli spazi ristretti e con relazioni obbligate, sulla condizione psico-fisica del detenuto, cosa comporti la negazione dell’affettività e la limitazione dei contatti col mondo esterno, quali effetti abbia sulla gestione del tempo la mancanza di opportunità lavorative e l’esiguità delle attività trattamentali, come possano persistere comportamenti afflittivi nell’esecuzione della pena (con casi di ricorso alla violenza sistematica sui detenuti), tutti elementi della vita carceraria non rispondenti al senso di umanità e alle finalità di riabilitazione.
Quali effetti avrebbero il ricorso a pene accessorie per i reati minori o in vista del fine pena e la piena applicazione di norme esistenti (per esempio la legge 354 del 1975) sulle possibilità di recupero sociale e sulla limitazione della recidiva? Su questi temi vogliamo confrontarci con i nostri ospiti, competenti per professione, carica istituzionale, meriti accademici, esperienza sul campo, cercando anche di capire cosa differenzia le pratiche in vigore nel nostro sistema carcerario da quelle di altri paesi europei.
Evento gratuito, necessario esibire Green Pass all’ingresso

Invito convegno 11 dicembre pdf (1)